Storia dell’Osservatore Democratico
Gruppo di discussione politica
Sotto l’impulso degli Avv. Renzo Respini e Alberto Lepori, l’Osservatore Democratico è stato fondato a Massagno l’8 maggio 2008 da un gruppo ristretto di amici che hanno maturato il convincimento della improrogabile necessità di disporre di un luogo e di un tempo dove poter discutere temi politici che influenzano direttamente o indirettamente la nostra vita.
Per raggiungere i propri fini, l’Osservatore Democratico ha sviluppato modalità differenziate di partecipazione alla discussione:
da un lato i seminari tematici, destinati a coinvolgere un numero ristretto di persone in un contesto quasi “famigliare”, capace di privilegiare la partecipazione alla discussione interpersonale; dall’altro le serate pubbliche intese come momento privilegiato per favorire una più vasta discussione anche oltre l’abituale cerchia di partecipanti.
Nel corso degli anni si sono così alternati seminari tematici e serate pubbliche.
Tra queste ricordiamo le più importanti:
- Nel giugno del 2009 trattammo la questione dell’etica nella comunicazione politica, molto prima che questa esplodesse nella società ticinese con nuove forme di resistenza civile.
- Nel novembre del 2010 abbordammo il tema “Etica ed energia nucleare” appena quattro mesi prima dell’incidente di Fukushima che, a parte la disgrazia provocata alle popolazioni colpite dalle radiazioni, costituì di fatto un momento di cesura per la definizione delle nuove politiche energetiche in Svizzera e a livello mondiale.
- Nell’ottobre del 2011 affrontammo lo spinoso problema delle relazioni esterne del Canton Ticino, a pochi mesi dallo sblocco dei ristorni e dal positivo riavvio delle trattative con la Repubblica italiana.
- Nel maggio del 2012 ponemmo invece all’attenzione dell’opinione pubblica ticinese il problema sempre più pressante e attuale delle infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale ticinese sulla falsa riga di quanto avviene senza sosta in Lombardia.
- Nel febbraio del 2013 offrimmo la possibilità ad un vasto pubblico di dibattere gli estremi della iniziativa Minder
- mentre nella primavera del 2014 abbiamo affrontato il tema della globalizzazione dell’indifferenza ispirandoci alle parole di Papa Francesco pronunciate a Lampedusa a seguito dei ripetuti naufragi d’imbarcazioni con migranti.
Presentazione e scopi
L’Osservatore Democratico è un’associazione ai sensi degli articoli 60 e seguenti del Codice civile svizzero e si concepisce come un luogo aperto alla partecipazione, alla discussione e alla formazione sui temi di attualità della politica ticinese.
Oltre all’approfondimento di temi sociali, culturali, economici e politici, sia generali, sia locali, l’Osservatore Democratico si è posto quale obiettivo particolare la promozione dell’incontro tra coloro che credono nella riflessione sull’uomo come base dell’azione politica.
L’ispirazione ai principi del cristianesimo democratico e dell’insegnamento sociale della Chiesa ha permesso di affrontare temi specifici mettendo in relazione il livello locale con quello più globale con l’intento di comprendere come eventi che sembrano di per sé lontani o incontrollabili influenzano la nostra vita.
Utilizzando il metodo della discussione politica quale momento per approfondire problematiche vieppiù complesse, l’Osservatore Democratico si prefigge inoltre di rilanciare, tra i cittadini, l’interesse per la cosa pubblica permettendo così di delineare in maniera più chiara il legame tra cittadinanza responsabile e partecipazione politica sottolineando come la nostra responsabilità di cittadini possa tramutarsi in volontà politica coerente ed efficace.
Dal 2011 l’Osservatore Democratico ha deciso di andare oltre la mera registrazione delle posizioni scaturite nell’ambito della discussione politica elaborando una sintesi delle risultanze per porre all’attenzione della opinione pubblica le necessità di azione politica che ne derivano. Inoltre, è stato lanciato un ciclo pluriennale di discussione politica imperniato sulla riflessione del “Ticino che verrà”. Dopo la prima parte dedicata alla comprensione dell’evoluzione del sistema politico ticinese sotto il profilo della legalità, della responsabilità e della partecipazione, seguirà, nel corso del 2015, un approfondimento sul Ticino economico e le sue prospettive.